ACCOSTARE PAVIMENTI DIVERSI O MEGLIO PAVIMENTO UNICO?
Di fronte alla ristrutturazione di una casa, spesso la scelta dei pavimenti è quella che porta via più tempo. Appena si comincia ad indagare tra parquet, marmo, ceramica e gres porcellanato, la domanda che sorge più frequente è una sola: meglio un unico pavimento per tutta la casa o diversi pavimenti a seconda dell’ambiente?
È una scelta che deriva da due fattori principali:
- semplificare i materiali e gli abbinamenti
- creare un look unitario e non complicarsi la vita con troppe scelte.
Spesso in bagno e in cucina ha predominato l’uso delle piastrelle in ceramica, resistenti e facili da pulire, mentre nella zona notte è sempre più frequente la scelta del cotto o parquet, per la preferenza di avere superfici meno fredde e dai toni più caldi.
Un altro caso simile si ha quando le case sono su due o più livelli.
Avere pavimenti diversi per zone con funzioni secondarie o di servizio non inficia l’estetica generale.
Come è fatto il pavimento
Per comprendere bene le problematiche legate alla posa dei pavimenti è bene avere idea di come sia fatto un pavimento e di cosa ci sia sotto lo strato di piastrelle o legno che calpestiamo in casa.
Le piastrelle o i rivestimento in genere hanno spessori variabili a seconda del materiale di cui sono costituiti.
Nel caso di normali piastrelle o parquet lo spessore più comune si aggira sui 5 millimetri, arrivando al centimetro se si tratta di liste in legno massello.
In presenza di elementi in cotto, lastre di marmo o marmette cementizie, anche denominate pastine, lo spessore aumenta di un centimetro, misurando quindi tra 1 e 2 centimetri. È bene tenere presente lo spessore dei vari materiali quando si studia di comporre elementi differenti a pavimento, perché la posa potrebbe essere difficoltosa se le differenze di spessore sono importanti e non risolvibili all’interno dello strato di colla.
A supporto della la piastrella o del listone di legno, generalmente si ha uno strato di colla di spessore variabile dai 3 ai 5 mm, applicata su uno strato di sottofondo di circa 10 cm opportunamente livellato.
Il sottofondo è lo strato in cui vengono inglobati gli impianti elettrico e idraulico che corrono a pavimento, incluse le serpentine del riscaldamento in assenza di termosifoni alle pareti.
Quando è necessario accostare pavimenti diversi
Può capitare che ristrutturando il bagno, dovendo sostituire gli impianti presenti nel sottofondo, si sia costretti a rifare la pavimentazione posando un materiale nuovo. Si può decidere di estendere la nuova pavimentazione alla cucina, in genere confinante con il bagno per una questione di condivisione degli scarichi, ma come si raccorda il pavimento nuovo al pavimento esistente in soggiorno?
Le opzioni sono principalmente due:
-il nuovo pavimento andrà a coprire il pavimento esistente, creando un piccolo gradino
-il nuovo pavimento sostituirà il pavimento esistente, che dovrà quindi essere totalmente rimosso.
La seconda opzione comporta ovviamente costi più elevati, partendo da un prezzo unitario di 18 euro circa per ogni metro quadro di piastrelle demolite.
Se invece si opta per coprire il pavimento esistente si può valutare di posare un materiale a spessore ridotto per dimezzare il dislivello tra le due superfici. I pavimenti potranno essere esteticamente simili o totalmente differenti tra loro, tenendo sempre in considerazione che anche materiali della stessa marca se prodotti in periodi differenti possono alterare significativamente la tonalità dell’impasto o dell’essenza, se si tratta di legno.
Un consiglio da seguire è tener presente che le texture, ossia le superfici al tatto siano simili, evitando quindi di accostare un pavimento lucido a uno strutturato.
Per quanto riguarda i colori, restringere la scelta alle tinte complementari tra loro e comunque rispettarne le tonalità è consigliabile, soprattutto quando non c’è la volontà di simulare il materiale esistente con quello nuovo, cosa che non consiglio tranne in casi particolari.
Quando scegliere l’accostamento di pavimenti differenti
Una soluzione ricorrente nelle ristrutturazioni è l’accostamento di pavimenti differenti tra l’ingresso e il soggiorno.
L’ingresso di un appartamento è una zona delicata in quanto sottoposta a usura più di altri ambienti in casa. Soprattutto nei mesi invernali capita frequentemente di entrare in casa con le scarpe bagnate o infangate e tante volte lo zerbino fuori dalla porta non basta a ripulire la suola. In Italia non è consuetudine togliersi le scarpe fuori dalla porta di casa, quindi l’unica soluzione per preservare il pavimento entrando in casa è che questo sia costituito nell’ingresso da un materiale quanto più resistente e inassorbente possibile, come ad esempio il grès porcellanato. In soggiorno però non è facile rinunciare al calore del legno a terra, quindi bisogna studiare un modo per raccordare due pavimenti diversi.
Zona living:
La soluzione di abbinare mattonelle diverse, è perfetta in un open space in cui convivono zona living, pranzo e cucina.
Parquet e gres porcellanato, posando il primo nell’area salotto e il secondo in corrispondenza della zona operativa della cucina, in cui avere un pavimento più resistente all’usura e allo sporco è decisamente un vantaggio.
Del resto, se nel salotto fa piacere avere un pavimento dallo stile più elegante e sofisticato, in cucina si preferisce un tono più informale, pratico e familiare.
E quanto più è marcato il passaggio da un pavimento all’altro, tanto più interessante sarà l’effetto finale d’insieme. Un’altra soluzione interessante è posare un pavimento diverso in corrispondenza dell’area studio segnando quindi un confine visivo e ideale tra lo spazio del lavoro e lo spazio del relax.
Cucina:
Anche qui, può essere utile posare un pavimento più resistente in corrispondenza della zona operativa e un pavimento più decorativo nel resto dell’ambiente. Un esempio classico è la cucina stretta e lunga: in questo caso posando due tipi di pavimento diverso si spezza la lunghezza, creando l’illusione ottica di due ambienti più regolari e dunque più confortevoli.
Bagno:
In bagno l’abbinamento di piastrelle diverse trova la sua espressione più anche sulle pareti. Superfici orizzontali e verticali sono infatti in dialogo e la scelta dei rispettivi materiali deve essere fatta contestualmente. Anche qui, materiali diversi possono essere utilizzati per identificare funzioni diverse. Rivestire la doccia in gres effetto legno per creare una di zona benessere in cui rilassarsi e scegliere per le altre superfici il gres effetto marmo. Oppure scegliere lo stesso materiale per il pavimento e per una singola parete accostando un intonaco a contrasto sulle altre pareti. O ancora, posare sul pavimento il gres effetto cemento con fughe ridotte al minimo e sulle pareti un rivestimento a piastrelle colorate.
In caso di ampliamento
Quando si decide di ampliare casa è difficile trovare lo stesso identico pavimento della casa anche nelle zone appena annesse. Questa è la situazione ideale per accostare il nuovo pavimento al vecchio, senza che questo debba essere necessariamente sostituito. In questo caso potreste optare per un abbinamento di due materiali diversi come il parquet con il grés porcellanato, la pietra con la resina o il parquet con la resina. Il risultato sarà straordinario!
Pavimento esterno
Il pavimento degli outdoor ha caratteristiche diverse rispetto a quello degli interni. I pavimenti per esterni, infatti, devono essere impermeabili, resistenti agli agenti atmosferici, agli sbalzi di temperatura, alle muffe e agli agenti chimici. Una soluzione ideale è ricorrere al grés.
Le tecniche produttive con cui viene realizzata questa pavimentazione, permette di impiegare il grés per interni ed esterni permettendo di creare un risultato coerente. Bisogna prestare attenzione, però, alle soglie delle porte o alle finestre che sono un ponte termico che può essere fatale per la creazione di muffe e condense.
Come creare il giusto raccordo tra i due materiali
Gli abbinamenti possibili sono infiniti e conferiscono allo spazio un aspetto curato e attuale. Una volta individuati i due pavimenti da abbinare è importante stabilire come gestire il punto di passaggio dall’uno all’altro. Gli approcci possono essere due: inserire una soglia lineare e regolare che segna in modo netto il confine tra i due pavimenti, oppure creare un incastro di materiali, in cui l’uno si incrocia con l’altro, per un risultato dallo stile più attuale e di carattere.
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