La posa del parquet può cambiare il mood della casa, ma di sicuro riesce ad alimentare sempre moltissimi dubbi. Non solo il colore e le dimensioni: nel costruire o ristrutturare casa c’è da scegliere anche il verso migliore di posa. Le regole sono più o meno le stesse per tutti, ma si sa che ognuno ha sempre bisogno di un consiglio personalizzato. Come posare il parquet in modo corretto in casa? Meglio orizzontale o verticale, meglio a spina o a correre?
Come mettere il parquet sul pavimento
Il primo fattore da considerare per decidere il verso di posa del parquet riguarda la conformazione della casa.
Puoi decidere tra una posa a correre, a spina o in diagonale (quest’ultima meno usata ultimamente), con qualsiasi formato, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: valorizzare tutto l’interno e nello stesso tempo il parquet che hai scelto.
Il parquet assume una maggiore evidenza ed eleganza quando è meno tagliato possibile. Quando la doga è lunga, è bene vederla nella sua interezza. Fai attenzione alla presenza di corridoi e strettoie. In genere sono spazi di dimensioni limitate e una posa orizzontale, perpendicolare alla lunghezza del corridoio, potrebbe rovinarne l’effetto.
Posare il parquet, diverse tipologie:
Spina di pesce
Un’altra posa che piace molto agli amanti dello stile classico contemporaneo è la posa a “spina di pesce”.
Di spine ci sono diversi tipi. Le più utilizzate sono quella italiana e la ungherese. Nelle immagini potrai notare le differenze, soprattutto di angolazione. La spina italiana prevede l’accostamento dei listelli con un’angolazione di 90 gradi, la spina ungherese un’angolazione di 45 gradi, ma può essere anche a 60 o 30. La spina ungherese risulta nettamente più elegante.
Dritta accostata
Anche la posa “dritta accostata” sta riscuotendo un discreto successo per le finiture più contemporanee. Non pensare di replicarla con un gres effetto legno perché il risultato sarebbe pessimo, evidenziando di brutto le fughe.
Posa a correre
La posa più utilizzata per il parquet è la cosiddetta “posa a correre” o “posa a tolda di nave” che consiste nel disporre i listoni o le assi in legno sfalsandole tra di loro in modo irregolare (20-30-40 cm).
A quadrotti, ad esagoni o a mosaico
Per un ambiente classico puoi valutare anche altri tipi di posa, a quadrotti, ad esagoni o a mosaico, attingendo dal repertorio architettonico francese.
La scelta della tipologia di posa dipende molto dallo stile di arredamento che vuoi realizzare in casa. Una posa a correre è adatta per tutti gli stili, soprattutto quelli moderni e contemporanei.
Una a spina di pesce è meglio adatta per stili classici, classici contemporanei, per edifici storici o con volte alte. La larghezza e lunghezza delle plance permettono di creare mood diversi ed hanno quindi un certo impatto nella progettazione. Plance grandi sono più costose e più adatte per spazi più ampi, plance piccole per interni più ristretti o camere mini. Non esiste un vero “non si può fare” quando si parla di parquet. Bisogna solo avere le idee chiare del risultato e il coraggio di realizzarle. Per valorizzare al massimo il tuo parquet prova a seguire le seguenti regole:
Non tagliare troppo le plance
Questa situazione può verificarsi soprattutto nei corridoi, nei bagni o negli ingressi. Va considerata la planimetria generale, facendo in modo che le assi, soprattutto se lunghe, non siano troppo tagliuzzate e quindi limitate nella loro estetica. Non amo tantissimo un corridoio lungo e stretto con i listoni posati in orizzontale, lo rendono più tozzo e metteranno in evidenza eventuali difetti di posa. Meglio una posa parallela alle pareti lunghe. A volte serve partire proprio dagli spazi più critici per definire il giusto senso di posa.
Massimizza gli ingressi
Se hai un ingresso direttamente in un open space o nel living, valuta di posare il parquet in verticale e non parallelo all’ingresso per valorizzarne il verso. Far scorrere le assi del pavimento dall’ingresso principale di una stanza verso la parete opposta semplifica la visuale e fa sembrare la stanza meno caotica. È quindi la scelta preferita nella maggior parte dei casi.
Non spezzare le spine
Quando devi posare il parquet a spina, considera che andrà via un 5-10% in più di materiale circa per la posa. Per questo cerca di valorizzare il più possibile il disegno a pavimento senza segmentare troppo la direzionalità. La posa a spina ungherese è artistica e di elevato pregio architettonico. I listelli vanno accostati in modo che un lato combaci con quello dell’altro listello e con il grado di inclinazione scelto.
Si tratta, pertanto, di una posa impossibile da effettuare con il fai da te e che comporta una certa spesa. Tutto questo, in aggiunta all’eleganza delle spine, farà notevolmente aumentare il valore dell’immobile. La posa a spina di pesce ha origini antichissime, e risulta essere un pavimento molto in voga negli ambienti di lusso del momento. Dagli Store Armani agli hotel più lussuosi di Milano, posare il parquet a spina ha, oggi, un valore aggiunto doppio.
Direzionalo verso la fonte principale di luce
Esiste una regola generale che dice che le plance devono essere sempre posate in base a come la luce naturale entra nella stanza. La posa delle assi nella direzione della luce aiuta a nascondere le giunzioni e ogni altra potenziale irregolarità, per garantire una finitura superficiale armoniosa e uniforme. Le venature saranno più evidenti e dunque meglio valorizzate.
L’eventuale presenza di un terrazzo o di un balcone profondo con una posa delle plance verso di esso, aiuta a rendere l’ambiente più ampio e può creare un maggiore senso di continuità con l’esterno.
Segui l’istinto
La posa in orizzontale permette di allargare la stanza. Quella in verticale di renderla più profonda. Questo “trucchetto” può aiutarti nel caso di camere problematiche o di ambienti che necessitano di una correzione ottica.
Confondi le stanze irregolarissime
Se sei alle prese con stanze trapezoidali, camere con diverse rientranze o forme davvero strane, valuta una posa in diagonale per confondere l’occhio e non evidenziare le irregolarità. Nelle stanze molto piene di arredi voluminosi, come ad esempio le camere da letto, il parquet si vedrà a mala pena spuntare dai lati. Non farti influenzare troppo da questo tipo di camere.
Fregatene
Quest’ultimo più che una regola è un consiglio! Non perdere 6 mesi dietro la posa del parquet. In ogni caso si genererà comunque un bellissimo effetto, dato dalle venature del legno e dal senso di omogeneità/uniformità dato dal materiale. C’è chi non dorme la notte in preda ai dubbi e alle incertezze. Non serve. Il parquet è uno dei pochissimi materiali che, comunque sarà posato, in qualsiasi direzione, colore o formato, sarà sempre un valore aggiunto per la tua casa.
Se sei super in dubbio, prima di posare il parquet prova a fare delle simulazioni con delle plance vere o dei cartoni a misura nei vari spazi della casa. Non ragionare tanto sulla planimetria stampata.
Fai delle prove dal vivo, sul posto: è il modo migliore per decidere come posare il parquet in modo definitivo. Potrebbe interessarti anche una di queste tre soluzioni effetto legno.
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