La settimana più bella dell’anno è ritornata in auge dopo lo stop dei 2 anni scorsi. Come non parlare di tendenze di arredo 2023 dopo la Milan Design Week?
Questa edizione ha confermato il respiro internazionale della Manifestazione e la coesione della comunità del design”.
Una conferma, dunque, di come l’arredamento di qualità trovi nel Salone la sua vetrina più importante a livello globale e quanto la Manifestazione sia in grado di attrarre talenti, raccontare creatività e progetti, essere un eccezionale luogo di incontro, scambio e condivisione di idee che producono lavoro e business. Quest’anno, l’attenzione alla componente sostenibile ha reso il Salone un palcoscenico internazionale per idee imprenditoriali e soluzioni tecnologiche capaci di contribuire alla tutela dell’ambiente, della casa e all’utilizzo più efficiente delle risorse, in linea con i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite. Non si è trattato solo di parole: il pensiero green si è tradotto in realtà sia a livello di organizzazione e gestione della Manifestazione, sia a livello di ricerca e proposta di valore e di soluzioni concrete e già attuabili presentate da “Design with Nature”, dal SaloneSatellite e da moltissimi espositori.
La casa intelligente, il rinnovo dei materiali, l’intreccio fra tradizione e innovazione puntando alla sostenibilità intesa sempre più come leva competitiva, sono stati la dimostrazione pratica di quanto le imprese abbiano continuato a investire in questi anni seppur così difficili, senza mai smettere di guardare al futuro con ottimismo”.
Inclusività, sostenibilità, slow living e slow production al centro delle riflessioni dei designer che progettano i nostri domani
Al SaloneSatellite sono esposti i progetti più sperimentali, indipendenti e avanguardistici di giovani designer (tutti rigorosamente under 35) e i risultati dei lavori di accademie, scuole, università e laboratori da tutto il mondo.
Tra gli oggetti in scena tra i booth del SaloneSatellite si intravedono quindi le forme del futuro, nel quale una società sempre più inclusiva farà spazio alle esigenze più varie, tenendo conto dei temi urgenti del vivere contemporaneo: l’invecchiamento della popolazione, l’estrazione massiva delle risorse, l’inquinamento, l’aumento progressivo delle temperature e l’incremento dei disturbi legati alla salute mentale – tutti nelle miriadi di sfaccettature con cui si manifestano nel presente.
Riconnessione e ibridazione sono le due parole di questo Salone del Mobile.Milano, che torna in presenza carico di idee e concetti che guideranno quello che verrà dopo. Un design del post, che crea fusioni con scenari quotidiani nuovi e inaspettati
Riconnessione, dove il prefisso ri è d’obbligo. Ci riconnettiamo agli spazi e alle persone, alle abitudini, al mondo, e Zanotta le celebra col suo stand progettato dallo studio Calvi Brambilla.
Un imponente spazio a quadretti, tributo ai 50 anni della serie Quaderna dei Superstudio, un reticolo che unisce e riconnette ad una tradizione, quella di Zanotta, che guarda al futuro. All’interno gli spazi sono concepiti come finestre, schermi quasi digitali che sembrano reel di Instagram, in cui nuovi prodotti e classici del catologo si fondono insieme attraverso colori, materiali e forme per dare vita a luoghi caldi e sognanti. Tra le novità il divano Za:Za disegnato dallo studio Zaven, un divano monoblocco pensato con un occhio alla sostenibilità di materiali e processi produttivi. Tra le riedizioni Karelia di Liisi Beckmann, una delle prime poltrone senza struttura, viene rieditata con alcune aggiunte tecniche, dei piedini per formare grandi sedute attraverso l’unione di più elementi.
Poi c’è l’ibridazione, che non è certo una novità, ma che questo lungo periodo di attesa sembra aver rafforzato con soluzioni innovative e originali. Oggetti e spazi diventano ibridi, e lo fanno non solo nelle funzioni e nelle forme, ma anche nei concetti e nell’immaginario che propongono. Siamo davvero nell’ipermoderno, e lo spazio diventa una soluzione di continuità tra le esigenze fisiche nel mondo reale e quelle immaginifiche del mondo virtuale.Non ci sono più zone prestabilite, tutto diventa permeabile, e dove una volta non avremmo mai pensato di lavorare, rispondiamo a call e partecipiamo a riunioni. Colori e curve sembrano venire fuori da immagini dei social media, e allora due anelli si congiungono a formare le sedute di Sancal disegnata da Raw Color che già nel nome, Link e Loop, rimandano alle connessioni digitali.
Mondi che sembrano virtuali vengono costruiti e proposti in forme fisiche come nello stand di Fratelli Boffi disegnato da Lorenza Bozzoli che capovolge il processo standard, e sembra un modello fisico di un mondo virtuale pronto per essere inserito nel Metaverso. Gli oggetti che lo compongono, il nuovo tavolo cocktail di Christiàn Mohaded e le poltrone Thumb di Lorenza Bozzoli, parlano un linguaggio che sa di tradizione dentro uno spazio futuro.
Gli oggetti si compongono e scompongono per dare mille e una possibilità di lavoro ibrido come della tradizione di Campeggi e nella nuova seduta-letto Twin disegnata da Matali Crasset.
Gli oggetti divetano modulari per dare libertà come nel sistema Biscuit di Adrenalina disegnato da Kazuko Okamoto ed inserito in un perfetto scatto pastello, sognante e onirico come le nuove lampade Stellar Nebula di BIG per Artemide, in vetro soffiato e trattamento PVD per delle bolle di sapone destinate a non sparire.
Grés e Mdi alla ribalta
Questa edizione 2022 ha visto il trionfo del grés e di altri materiali innovativi come l’Mdi. Li ritroviamo nelle cucine, all’interno delle vetrine, sui piani dei tavolini, mensole e mobili bagno. Insomma, un en plein.
Stampati in tantissime opzioni grafiche, al Salone hanno predominato i mood della pietra e del marmo, sinonimo per eccellenza di eleganza e durevolezza. Un trend in crescita è l’idea del “nascosto”: armadi che nascondono zone beauty, ante che nascondono cucine secondarie, contenitori che nascondono lavanderie… Insomma, la casa appare minimale nell’aspetto formale, ma è estremamente organizzata in ogni centimetro interno.
Marmi, metalli e vetri come tocco di classe
Il trio vincente di quest’anno è composto da questa tripletta: marmo, metallo e vetro. Una combinazione elegante e durevole, declinata nei vari ambienti della casa. Dalle librerie ai bagni, passando per le cucine, è tutto un tripudio di profili sottili ed eleganza senza tempo. Poco calacatta, molto Emperador nei toni del rosso e del verde o Pietra Grey. I marmi sono sempre più preziosi e osano tanto di più rispetto al passato.
Cannettati e incisioni sinonimo di eleganza
La tecnologia dei materiali è in continuo avanzamento. Il bello della casa del futuro è che oggi non possiamo neanche immaginare i supporti con e su cui domani realizzeremo mobili, divisori e complementi. Negli stand di cucine, dicevo, ho visto ante in mdi e grés inciso che riproducono perfettamente la pietra lavorata a mano.Legni e vetri ripropongono righe, cannettati e boiserie interessanti (che io già uso alla follia, nda). Il rigatino è un pattern che ho ritrovato praticamente in ogni stand.
Forme morbide e sinuose
Questa edizione della Design Week ha visto un trionfo delle forme morbide e sinuose. Gli imbottiti, soprattutto divani e letti, appaiono scultorei e avvolgenti, come gusci evocativi che richiamano petali e sassi. Le geometrie modulari permettono di creare infinite combinazioni, giocando con diversi livelli e altezze, vuoti e pieni.
Insomma, anche i divani ritornano protagonisti degli interni, diventando figure accentratrici dello spazio living, un po’ come negli anni ’70.
Non ci si nasconde più dietro il dito della funzionalità spinta. Divani e letti sono comodi da vivere e belli da vedere, sia davanti che dietro, per cui si prestano volentieri a collocarsi al centro stanza.
Colori morbidi e terrosi
I trend visti al Salone 2022 si dividono in due in tema di colori: da un lato tinte vitaminiche, pillole di design allegro e psichedelico, per dimenticare finalmente la monotonia del lockdown e dare nuova energia ai prodotti.
Dall’altro lato mi sono balzati all’occhio tantissimi colori terrosi e morbidi, in grado di favorire il benessere e di fare da sfondo ad una casa concettualmente diversa dalle versioni precedenti. In alcuni stand mi è sembrato di essere avvolta in una bolla morbida di terracotta, un’esperienza coinvolgente e parecchio soffusa.
Si sa che preferisco questa versione del design, quella più soft, e ho avuto le conferme che immaginavo. Ad esempio nello stand di Baxter mi sembrava di essere ritornata a Ouarzazate, in Marocco. Le pareti erano tinteggiate di calce polverosa, dal terra bruciata al terracotta rosa fino al nocciola, con un’uniformità anche a pavimento. Le luci soft e le forme morbide conducevano ai vari prodotti con colori spesso a contrasto, tipo letti lavanda o divani color carta da zucchero e rosa mauve. Caldo e freddo: un gioco di toni che non stanca mai.
Spazio al lifestyle con arredi per outdoor e wine cellars
La casa sarà sempre di meno un “dormitorio” e sempre di più un’opportunità per vivere bene il proprio lifestyle, con qualunque metratura. Al Salone del Mobile 2022 ho visto (e annotato) tanti arredi dedicati al benessere e, perché no, anche al divertimento domestico. Largo spazio a vetrine e angoli bar, accessoriati ed illuminati come se fossero ante preziose di gioielleria. La casa ritorna ad essere uno status symbol, pur sempre nell’ottica della personalizzazione.
Molti effetti, infatti, apparentemente complessi, sono semplicemente stampati: stampe di animalier o metalli su vetro, wallpaper di tutti i colori e temi, teli tesi che sembrano legno.
Anche l’outdoor gioca un ruolo chiave nell’arredo. Molti tessuti proposti per imbottiti e sedute da interni sono usabili anche fuori. Questo significa che il confine tra indoor e outdoor si sta sempre di più assottigliando e ci fa capire quanto avere un terrazzo o una casa con un giardino/balcone/loggia sia diventato una vera priorità.
Edra ha lanciato nel suo stand la nuova linea outdoor A’mare collection con sedute composte di barre irregolari di metacrilato: l’idea era di materializzare l’effetto di acqua solidificata. I pezzi sono tutti lavorati a mano, usando bacchette che vengono estruse una a una. Il risultato sono dimensioni e colore sempre leggermente differenti.
Lascia un commento