Lo stile minimal chic per gli interni è destinato a diventare lo stile del futuro?
“Minimal” è ormai una parola d’ordine dello stile di vita moderno, con i tanti guru dei media che promettono che riordinare le nostre case e semplificare le nostre vite ci aiuterà a far fronte a un mondo sempre più caotico e travolgente. Il design minimalista, d’altra parte, è uno stile visivo già influente, con una storia consolidata nei temi dell’architettura, degli interni, dell’arte, della grafica, della moda e praticamente di ogni altro aspetto del design.
Lo stile minimal consiste nel dare la priorità all’essenziale, creando case estremamente funzionali ma sintetiche, senza troppi fronzoli decorativi. Quando qualcosa diventa onnipresente su Pinterest, blog, riviste e social media, va a saturare le foto e quindi le persone se ne stancheranno presto. Con l’accesso che ora abbiamo a costanti contenuti su internet e sui social media, questo rende molto veloce il processo di invecchiamento di un trend. Mi interrogo spesso su dove ci porterà il futuro degli interni e, nel mio piccolo, riesco già ad apprezzare alcuni trend in calo o in aumento rispetto a qualche anno fa. Diciamo che stiamo vivendo un periodo abbastanza espressivo, con la tendenza a utilizzare parecchi effetti marmo (venati), piastrelle figurative o carte da parati in casa. Non che questo sia sbagliato o da condannare, per carità! Il colore e le figure riescono a trasmettere tanto carattere e identità ad un interno, cosa che piace a chi viene da case anonime o vuole esprimere la sua personalità nel proprio nido. Anche se sei qui per cercare un approccio minimalista per il tuo interior, scommetto che in un certo momento ti è balenata in mente l’idea di acquistare un wallpaper o scegliere un decoro fantasioso per la tua casa. Oppure lo hai già installato, chissà!
I vantaggi dello stile minimal chic
Se posso esprimere un mio parere personale, lo stile minimal, ma pur sempre chic, sarà il futuro dell’interior design. Questo per alcuni motivi fondamentali:
- Il minimal mette al centro la funzionalità degli spazi piuttosto che il loro aspetto decorativo.
- È caratterizzato da semplicità, linee pulite e una tavolozza neutra con il colore usato solo come accento.
- L’approccio minimalista utilizza solo elementi essenziali: luce, forma e bei materiali, solitamente in un layout a pianta aperta , per creare un senso di libertà e relax e valorizzare gli spazi.
- “Less is more” è un concetto chiave che vale per le decorazioni, ma non per la funzionalità. L’architettura minimalista implica l’uso di elementi di design semplici, senza ornamenti o decorazioni che stufano nel tempo. Basta un arredo o una vista particolare per rendere lo spazio speciale.
- Il design deve essere chiaro e semplice, ma mai noioso. È qui che l’uso della luce, della forma e dei bei materiali risulta fondamentale.
Per “minimalismo chic” si intende un approccio che prevede qualche piccolo dettaglio particolare. Spesso infatti il minimalismo spaventa perché si immagina di non avere “spazi per mettere le cose”, di non avere colore o di realizzare interni asettici e senza personalità.
Alcuni interni di Fran Silvestre sono too much per chi ama la casa calda ed accogliente, per esempio:
Beh, non è questo il minimalismo spinto a cui faccio riferimento! Questa foto su è molto più chic, con pochi elementi ma ben dosati e una decoration presente, ma ridotta al minimo.
Come creare uno stile minimal chic in casa?
Se ti fermi davvero a riflettere, non hai bisogno di così tante cose: possiamo vivere in qualsiasi spazio con molto meno. Questo significa che è importante concentrarti sull’essenziale e sugli oggetti di valore personale. Vivere in uno spazio ben progettato e ordinato ha un effetto calmante per tutti e regala attimi di felicità. Il minimalismo può essere realizzato anche in spazi che sono classici e tradizionali nel loro design. La chiave è un ambiente pulito e ordinato e non ingombrato da troppi arredi, accessori e colori che non si integrano tra loro.
Le tre regole fondamentali
La prima regola per creare questo stile è concentrarti sulla planimetria. Crea ambienti funzionali e aperti, che lascino passare la luce e che generino “nicchie e cavedi” per ospitare armadi e appenderie varie. Avere spazi contenitori a scomparsa è una strategia ideale per contenere la qualsiasi senza doversi preoccupare di come e dove mettere gli armadi. Essere minimalisti non vuol dire infatti “non avere niente”. Significa invece avere il giusto, collocarlo razionalmente e sistemare tutto ciò che è orribile o incasinato alla vista in zone nascoste o contenitori capienti. Se non sei una persona ordinata, ad esempio, con un certo senso estetico, inutile riempire casa di mensole che poi devi arredare e rendere piacevoli cromaticamente! Cerca invece arredi più semplici da gestire nel lungo termine.
La seconda regola da rispettare è scegliere materiali di qualità e non eccedere nel numero di combinazioni. Lo dico spesso che un parquet o una resina a pavimento creano un aspetto pulito e senza tempo che ti permette di gestire gli arredi in modo efficace e senza strafare. La sfida più grande è rendere lo spazio caldo e accogliente nonostante una tavolozza di colori neutra o addirittura monocromatica. L’atmosfera di casa viene creata combinando diverse sfumature, tinte e trame per creare uno spazio dinamico. I tessuti e le venature dei materiali naturali creano una grandissima ricchezza di trame per cui non serve eccedere. Se lo spazio funziona bene, è semplice nella sua composizione senza essere eccessivamente decorativo, il gioco è fatto. Oggi c’è una scarsità di materiali e un costo eccessivo per alcuni tipi di decorazioni per cui serve rivedere il concetto di espressività di una abitazione. Una casa molto opulenta o piena può risultare troppo costosa o difficile da realizzare. Per questo scegliere meno materiali ma di migliore qualità aiuta a districarsi nel complicato mondo dei rivestimenti e delle decorazioni murarie.
La terza regola riguarda l’organizzazione. In un interno minimalista ci sono pochissimi oggetti a vista e quelli devono essere studiati attentamente per trasmettere esattamente il messaggio che desideri. Ci vuole un po’ di riflessione, ma il risultato sarà molto gratificante, poiché gli oggetti in mostra acquisiranno ancora più importanza con meno disordine visivo intorno a loro. Una casa minimalista ha tanti contenitori e almeno una “camera degli orrori” in cui riporre cose che non devono essere a vista. In ogni caso conviene mantenere una certa coerenza e sposare questo stile non solo per la casa ma per il proprio stile di vita, comprando meno e consumando meno.
I colori dello stile minimal chic
Minimalismo significa ordine e questo vale anche per i colori. Molti colori non collegati in uno spazio creano disordine visivo, che è dannoso quanto il disordine fisico. Il passaggio a un design d’interni domestico minimalista è il momento migliore per scegliere una combinazione di colori definita e attenersi ad essa. Questo non significa che tutto debba essere beige o bianco, puoi scegliere anche i colori di accento! Ma una volta scelta la tavolozza, devi impegnarti diligentemente.
Più che sui colori eccessivi lo stile minimal punta sulle luci. L’illuminazione infatti sarà sempre ben studiata e di effetto. In questo progetto c’è una dose molto controllata di decoratività. Il parquet cuoio a pavimento e la grande lastra baltico in doccia permettono di creare un ambiente non banale, ma nemmeno estremo. L’illuminazione definisce il tocco finale e crea l’accento che il bagno, seppur piccolo, merita. É questa l’idea “chic” che rende il minimalismo interessante. Non c’è limite alla palette colori. Il limite è dato dal dosare i materiali e le tinte e realizzarle davvero servono, senza farsi prendere dalla smania di coprire tutto o esagerare con la ripetitività delle texture. Ad esempio sarebbe stato un errore ripetere il decoro in tutta la doccia, non credi? Io credo tanto in questo stile. Lo trovo il giusto successore dell’espressionismo attuale, soprattutto legato agli appartamenti dal design contemporaneo.
Buona scelta!
Bellissimo articolo